TRATTAMENTI

La Psicoterapia nell'adolescenza

GLI ANNI DIFFICILI DELL’ADOLESCENZA

L’adolescenza (periodo che va dai 13 ai 19 anni circa), è una delle fasi del ciclo di vita che si presenta particolarmente delicata per una serie di motivi.
Nell’adolescenza la realtà esterna è vissuta come deludente, quella interna come angosciante, questa situazione di ambivalenza affettiva può provocare una condizione di “crisi” che determina, ansia e conflitti.
I primi conflitti sperimentati dall’adolescente sono conflitti psichici relativi allo sviluppo fisico. I mutamenti fisici e psichici hanno una certa risonanza. Trasformazioni corporee rapide non possono essere trascurate e hanno una ricaduta nel comportamento dell’adolescente influendo sulla valutazione che l’adolescente può dare di se stesso (autostima, confronto con i coetanei). Essi sono l’altezza, il peso, le dimensioni di certe parti del corpo, le proporzioni di parti del corpo.
L’indice più importante nella percezione di sé dell’adolescente è rappresentato dai fenomeni relativi alla comparsa dei caratteri sessuali secondari, in relazione alla quale si possono animare ansie e preoccupazioni, talora gravi.
Fra gli 11 e i 14 anni si verificano dei progressi nello sviluppo intellettivo tali da mutare il pensiero “concreto” (o infantile), della fanciullezza in un pensiero “astratto” proprio della mentalità adulta. Da qui provengono quei conflitti fra gli adolescenti e gli adulti, che possono presentare, a volte, soluzioni anche drammatiche (abbandono scolastico, fughe ecc.). Ciò che viene messo in discussione è l’autorità genitoriale da cui l’adolescente cerca di distaccarsi per trovare una sua personale dimensione individuale e autonoma. Questo processo di separazione attraverso la contestazione è doloroso per l’adolescente e difficile per i genitori, da un lato l’adolescente sente fortemente il bisogno di protezione e di guida dei genitori, dall’altro lato, però, sente anche la necessità di allentare la dipendenza che ha caratterizzato il rapporto fino ad allora.
Il gruppo di coetanei, l’appartenenza al gruppo, l’essere accettati dal gruppo è una fase importante. Pensare di farsi aiutare da qualcuno in adolescenza è sovente particolarmente costoso a livello emotivo alla luce del loro bisogno di sentirsi autonomi e indipendenti.
Se da un lato desiderano l’aiuto, dall’altro lato lo rifiutano, tendono piuttosto a lasciar intendere il proprio stato di bisogno. È quindi particolarmente comprensibile in questa fase della vita la difficoltà nel decidere di intraprendere un percorso di psicoterapia.
La ricerca di un equilibrio è nella maggioranza dei casi un processo in cui genitori e figli collaborino, può accadere, però, che alcune difficoltà, o il tipo legame, ostacolino questo naturale processo, in questi casi lo psicoterapeuta ha il compito di agire da facilitatore, elaborando i problemi e gli ostacoli che limitano le naturali risorse del ragazzo e della famiglia.

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